Speleo Club Ribaldone - Genova

2-3-4-5/06/2005: Rocca dell'abisso e Omo di Garessio

2-3-4-5 Giugno 2005

Partecipanti: Andrea Cervetto,  Sara Caminale, Riccardo Barbero,  Alessandro Vernassa , + Luca Traversone (SIAL) , Erica Ferrari, Stefania Mantero (G.S.Martel)

Mentre il manipolo di speleo si apprestava a cambiarsi (4.30 am) per entrare al Cà Freghè, Luca andava a dormire sotto casa della Sara. Dopo un sonno ristoratore sui sedili della Polo alle 5.00 arriva Sara e caricato il suo materiale ci dirigiamo a recuperare Andrea…anche lui molto riposato in quanto è arrivato a casa alle 4.00 dopo un addio al celibato.

Freschi e riposati partiamo alla volta dell’autogrill di Varazze con tappa alla “rocca dell’ abisso” (colle di Tenda).

… ehm…

… forse era il contrario…

…dettagli…

Selezionato il materiale utile (avevamo materiale che variava dalla tuta speleo, alle piccozze da cascata passando per nut, friend, amaca… etc.) lasciamo la macchina alla volta dei laghi di Peirafica alle 8 circa.

Il tempo non è favorevole… siamo avvolti dalla nebbia … il torrione Saragat previsto per oggi è annullato, vuol dire che ci riposeremo per fare solo la salita della Rocca dell’Abisso. Dopo 2 ore arriviamo ai laghi e mentre la Sara monta la tenda, i due della “cordata Barbera”, grazie ad una schiarita, cambiano i programmi per l’indomani … la traversata integrale di tutti i torioni Saragat fino al colle dell’Abisso si presenta molto allettante …

I tre passano il resto della giornata a dormire (eppure eravamo cosi riposati!)

Alle 6 squilla la sveglia e dopo una colazione veloce per le 7 si parte…

Andrea :”Sara ricordati la frontale perché sarà una giornata lunga..”

Sara con faccia preoccupata: “perché?”

Andrea :”precauzione, solo precauzione, tranquilla”

Alle 8 cominciamo ad attaccare il torione ovest…

Vi risparmio la descrizione dettagliata di tutti i saliscendi della cresta, sappiate solo che non finiva mai … abbiamo un po’ sottovalutato la lunghezza… e soprattutto che era la prima arrampicata classica che faceva Sara… una grande!

Senza nessuna pausa alle 20.30 arriviamo al colle… alla tenda alle 21

Piccolo particolare trascurato… alle 20 dovevamo essere al rifugio Don Barbera al colle dei Signori per incontrarci con Riccardo … ma sia lui che noi avevamo i cel isolati e grazie alla Stefania riusciamo ad avvisarlo del nostro ritardo.

Arrivati alla macchina alle 23 ci arriva un sms che ci avvisava che sullo sterrato ci sono ancora delle bancate di neve che rendono impossibile fare i soli sette Km che ci separano dal rifugio ma fare i 215 km per arrivare a Monesi dove comincia l’altra capo dello sterrato…

Dopo un viaggio in preda alle allucinazioni del sonno ed ai sensi di colpa per il ritardo con cui saremmo arrivati da Riccardo, Luca riesce a portare i due dormienti fino alla prima bancata dove c’è posteggiato anche il Jimmy e alle 3.30 arriviamo al rifugio dopo le dovute scuse e due discorsi sorseggiando birra e vino, tutti a dormire.

Dato che le macchine con il materiale per andare all’F3 sono troppo lontane e il progetto di scavare le bancate con le piccozze è andato a monte dopo una misera prova decidiamo di riposarci ed andare a dormire ad Ormea per fare il giorno dopo l’Homo di Garessio.

Contattata la Stefania che tirando il pacco a non so a chi arriva in un tempo record e alle 3 andiamo a dormire nel parco giochi sulle classiche costruzioni di legno con ponti e scivoli:-)

Alle 6 ci svegliamo e partiamo per la grotta dove ci arriviamo per le 11 dopo qualche indecisione sulla strada da farsi…

Tutto fila liscio fino a quando arrivati all’ultimo pozzo da 10m ci accorgiamo di non avere la corda per farlo e decidiamo di armarlo con tutto il materiale personale … moschettoni, longe, capelli, etc…

Arrivati alla spiaggia facciamo uno spuntino a base di trippa scaldata sul forellino, tonno e birra. A proposito: i Pan di stelle della Mulino Bianco si sposano benissimo con la trippa con i fagioli....

Sulla strada del ritorno, sorpresa delle sorprese sul p50 compare magicamente Alessandro con la Erica! (che in maniera magistrale è stata illusa da Ale facendoli credere di andare a passare una domenica rilassante a dei laghetti)

Dopo una puccetta rinfrescante nel torrente sottostante alla grotta e una cuffa di spaghetti cotti nel posteggio i nostri eroi tornano ai loro domicili.

Un’avventura bellissima con dei compagni speciali…

Grazie di cuore

Luca